fbpx

Chirurgia Plastica

Chirurgia Plastica

Lavorare nel campo della chirurgia estetica significa basarsi su una filosofia della bellezza e del benessere psicologico che ruota intorno ai desideri del paziente, senza stravolgere la sua identità e puntando al raggiungimento dell’armonia del corpo e del viso con risultati naturali ed eleganti. 

BLEFAROPLASTICA

FINALITÀ DELL’INTERVENTO 

La regione palpebrale può presentare diversi inestetismi che possono essere migliorati con l’intervento cosiddetto di blefaroplastica. Si presentano più frequentemente alla palpebra superiore sotto forma di eccessi cutanei che determinano delle pieghe che possono giungere a coprire tutta la palpebra, a volte oltre il bordo ciliare, limitando nei casi più gravi il campo visivo. Questi eccessi cutanei, nella palpebra inferiore, sono rappresentati da grinze spesso a decorso obliquo che possono giungere a formare dei veri e propri festoni. Altri inestetismi palpebrali sono rappresentati dalle “borse” adipose determinate, sia a livello della palpebra superiore, dell’inferiore, dalla “erniazione” del grasso posto all’interno dell’orbita. La diminuzione del grasso in determinati settori della palpebra inferiore, associata all’assottigliamento cutaneo, può determinare la formazione di solchi di colorito scuro (occhiaie). L’associazione di questi fattori conferisce agli occhi un aspetto affaticato, gonfio e invecchiato. Oltre all’invecchiamento, altre cause possono contribuire a manifestare precocemente questi aspetti poco piacevoli: fattori genetici (connessi all’individuo), patologici, o abitudini di vita. L’intervento può consistere nell’asportazione della pelle in eccesso, oppure estendersi alla riduzione o al riposizionamento delle borse adipose. Può inoltre comprendere il riassetto della muscolatura palpebrale fino a poter modificare il “taglio” dell’occhio.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO 

Prima dell’intervento dovranno essere consegnati assieme al presente documento, firmato, i referti delle analisi e degli esami pre-operatori eventualmente prescritti. Prima di procedere all’intervento correttivo di blefaroplastica può essere consigliato al Paziente di sottoporsi a una visita oculistica che deve comprendere la determinazione del campo visivo e la misura del tono oculare. Possono essere richiesti, in casi particolari e soprattutto alle donne, gli esami di screening della funzionalità tiroidea.

occhi01 occhi02

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO

La durata dell’intervento è di circa 45 minuti se interessa le sole palpebre superiori, di 2-3 ore se eseguito anche sulle palpebre inferiori. Come spesso avviene in chirurgia plastica, si tratta di un intervento complesso e non routinario, in quanto la procedura da adottare, ben lungi dall’essere completamente standardizzabile in ciascun soggetto, può prevedere varianti di tecnica e difficoltà dipendenti dalle variazioni anatomo-morfologiche individuali.

GIORNI DI RECUPERO
15
MINUTI DI TRATTAMENTO
60

BRACHIOPLASTICA

La brachioplastica, o lifting delle braccia, è una procedura chirurgica che ha come scopo quello di rimodellare il profilo delle braccia, asportando la cute e il tessuto adiposo in eccesso residuale a seguito di una drastica perdita di peso, soprattutto nei casi di obesità. 

Dopo l’intervento di brachioplastica sarà presente una cicatrice che, a seconda dell’estensione del difetto da correggere, potrà essere in regione ascellare, lungo la superficie mediale – posteriore del braccio e in prossimità della piega ascellare posteriore.

Nei pazienti che hanno avuto un calo ponderale importante queste alterazioni possono essere classificate sulla base dell’eccesso cutaneo (lieve o moderato-severo), dell’eccesso di tessuto adiposo (lieve o moderato-severo) e sulla base dell’estensione delle alterazioni (prossimali, tutto il braccio, braccio e torace). 

Tempistiche

Immediatamente dopo l’intervento il paziente noterà un miglioramento nel profilo del braccio. Tuttavia l’aspetto continuerà a migliorare nelle settimane successive quando diminuirà il gonfiore.

Dopo l’intervento di brachioplastica molti pazienti notano un miglioramento immediato della loro autostima, scoprono una maggiore fiducia in se stessi e si sentono completamente a loro agio in palestra, in piscina o in spiaggia.

Entro pochi giorni il paziente potrà tornare alla normale attività quotidiana anche se, durante la prima settimana, dovrà evitare di fare sforzi. Si potrà tornare all’attività sportiva dopo circa un mese dall’intervento.

GIORNI DI RECUPERO
10
MINUTI DI TRATTAMENTO
60

LIFTING VISO

Lifting temporale e frontale endoscopico

FINALITÀ DELL’INTERVENTO 

Agli interventi tradizionali, limitati alla riduzione e alla trazione della cute, sono subentrati interventi mirati a correggere gli specifici inestetismi e difetti del caso con la finalità di evitare indesiderabili modifiche dell’immagine e di ricondurre nella “normalità” lineamenti e superfici all’insegna dell’equilibrio e del buon gusto. L’intervento di lifting temporale e/o frontale (sollevamento della parte superiore del volto) è eseguito per correggere gli effetti del rilassamento e dell’atrofia della cute e dei tessuti sottostanti della fronte e della regione laterale corrispondente alle tempie, rappresentati da un abbassamento delle arcate sopraccigliari, un approfondimento delle rughe della glabella (regione della fronte sopra la radice del naso) e delle rughe perioculari. Le cause di queste alterazioni sono l’invecchiamento, la forza di gravità, i danni solari, l’affaticamento, le abitudini di vita e, in certi individui, la predisposizione familiare all’invecchiamento precoce. Il miglioramento dell’estetica facciale, e quindi la correzione dei difetti sopra citati, è ottenuto mediante il sollevamento e il riposizionamento delle fasce, dei muscoli, del grasso e della pelle della parte superiore del viso, consentendo l’eliminazione, o almeno l’attenuazione, delle rughe e dei solchi della fronte e della glabella, e permettendo di innalzare la parte laterale del sopracciglio e di distendere la pelle delle tempie e della parte laterale degli occhi.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO 

L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide; in caso di dubbio, devono essere compiute le indagini specifiche. È preferibile, anche se non in tutti i casi obbligatorio, evitare l’epoca coincidente con le mestruazioni. Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche e fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere.

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO 

L’intervento può essere eseguito in regime di ricovero ordinario o di ricovero solo diurno sulla base delle condizioni generali di salute e delle preferenze del Paziente. Il lifting frontale e temporale può durare dalle due alle tre ore se eseguito isolatamente o anche più a lungo se associato ad altre procedure. I tempi chirurgici possono, ovviamente, variare riguardo alle diverse esigenze operatorie. In una procedura endoscopica tipica sono necessarie solo poche piccole incisioni poste all’interno della linea dei capelli sul cuoio capelluto, ognuna lunga meno di tre centimetri, per inserire la sonda endoscopica e gli altri strumenti. Per un lifting della fronte, saranno necessarie tre o più piccole incisioni. Il minuscolo “occhio” della camera endoscopica permette al Chirurgo di vedere il campo operatorio altrettanto chiaramente come se la cute fosse aperta da una lunga incisione. Inoltre, sono eseguite delle incisioni della lunghezza variabile da 2 a 5 centimetri fra i capelli, a livello delle regioni temporali su ambo i lati per il lifting temporale.

GIORNI DI RECUPERO
22
MINUTI DI TRATTAMENTO
120

LIFTING COSCE

FINALITÀ DELL’INTERVENTO 

L’intervento di lifting delle cosce (o dermolipectomia inguino-crurale) è volto all’asportazione della cute e del grasso in eccesso in corrispondenza della regione interna delle cosce. Tale condizione, caratterizzata dalla rilassatezza dei tessuti con diminuzione dell’elasticità della pelle, può realizzarsi a causa dell’avanzare dell’età, oppure a seguito di gravidanze e di cospicui e repentini dimagrimenti. Con questa operazione è quindi possibile migliorare il profilo interno delle cosce conferendo un aspetto di maggior tonicità ed eliminare il fastidio e l’infiammazione che talora occorrono a causa dello sfregamento della superficie interna degli arti durante il cammino o la corsa. In taluni casi è anche possibile combinare questa procedura con una lipoaspirazione o estendere il lifting alla superficie laterale delle cosce e glutei, e quindi effettuare un “lifting circonferenziale” delle cosce. 

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO 

Quando esiste un sovrappeso importante, potrebbe essere preferibile perseguire un opportuno calo ponderale, attraverso un regime dietetico prescritto dallo specialista. L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide; in caso di dubbio, devono essere effettuate le indagini specifiche. Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche e fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere. Un mese prima dell’intervento dovrà sospendere la terapia ormonale estroprogestinica (“pillola”), in modo da avere un mese con ciclo regolare senza assunzione di ormone, per diminuire i rischi di tromboembolia.

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO 

L’intervento può essere eseguito in regime di ricovero o, in casi selezionati, in regime di ricovero solo diurno. Ha durata variabile fra le 2 e le 4 ore, a seconda dell’entità della riduzione e della normale variabilità dei tempi operatori. Implica la rimozione dell’eccesso cutaneo-adiposo della parte interna superiore (inguinale) delle cosce, eseguendo un’escissione a losanga nella superficie mediale della coscia estesa sino al solco infragluteo posteriormente. Nel caso del lifting circonferenziale l’escissione segue la circonferenza della coscia.

GIORNI DI RECUPERO
22
MINUTI DI TRATTAMENTO
120

LIPOSUZIONE E LIPOSCULTURA

FINALITÀ DELL’INTERVENTO 

La lipoaspirazione (o liposuzione o liposcultura) viene eseguita per asportare gli eccessi di tessuto adiposo localizzati in sedi diverse (fianchi, cosce, glutei, ginocchia, addome, caviglie, braccia, regione sottomentoniera, ecc.), al fine di migliorare il profilo corporeo. L’eliminazione dell’aspetto a “buccia d’arancia”, caratteristico della cosiddetta “cellulite”, non rappresenta una finalità della lipoaspirazione. Sebbene non sia un sostituto della dieta e dell’esercizio, la lipoaspirazione può eliminare i cuscinetti di grasso che non rispondono ai metodi tradizionalmente utilizzati per indurre il dimagramento. La liposuzione non è da considerare, nella maggior parte dei casi, un trattamento dell’obesità. I migliori candidati alla lipoaspirazione sono persone di peso normale con pelle tonica ed elastica, che presentano accumuli adiposi localizzati in alcune aree corporee. Grazie all’esperienza maturata ed ai progressi tecnici, attualmente, la lipoaspirazione può essere eseguita con buoni risultati anche in persone modicamente in soprappeso, con accumuli più diffusi e con cute meno elastica. È importante comunque essere in buone condizioni di salute ed avere aspettative realistiche.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO 

L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide ed è preferibile, anche se non obbligatorio, evitare l’epoca coincidente con le mestruazioni. Prima dell’intervento vengono consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti. In alcuni casi, quando è prevista l’asportazione di notevoli quantità di grasso o se le condizioni cliniche di base lo consigliano, possono essere opportuni dei depositi del proprio sangue da effettuare presso un Centro Emotrasfusionale, sangue da infondere nel corso dell’intervento o nel post-operatorio, al fine di ridurre l’anemia. Una metodica alternativa, con la stessa finalità, consiste nell’esecuzione di un prelievo di sangue immediatamente prima dell’intervento che viene poi reinfuso durante o immediatamente dopo l’atto chirurgico. Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche e fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere. 

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO 

A seconda dell’entità e dell’estensione delle zone trattate, l’intervento può essere realizzato ambulatoriamente, in regime di day surgery o con degenza notturna.

Qualsiasi sia la modalità di anestesia utilizzata, le zone da trattare vengono generalmente infiltrate con quantitativi variabili di liquidi associati ad anestetici locali e sostanze vasocostrittrici prima dell’inizio della fase di aspirazione. Vengono praticate incisioni cutanee di alcuni millimetri, ove possibile in sedi occultabili (ad esempio, la piega glutea o quella inguinale), necessarie all’introduzione delle cannule, con cui viene aspirato il tessuto adiposo in eccesso. La lipoaspirazione può avvenire con metodiche diverse: 

• tradizionale: cannula collegata a siringa o ad un motore; 

• reciprocante: cannula vibrante collegata ad un motore; 

• laser: distruzione del tessuto adiposo con sonda laser introdotta nel sottocutaneo e aspirazione;

• ultrasonica: emulsificazione (liquefazione) con sonda ad ultrasuoni introdotta nel sottocutaneo e aspirazione. 

Risultati equivalenti possono essere ottenuti con ciascuna metodica, purché impiegata nel modo corretto. Le incisioni vengono generalmente suturate e si provvede, a seconda dei casi, ad una medicazione contenitiva e/o all’utilizzo di una guaina o di calze elastiche.

GIORNI DI RECUPERO
21
MINUTI DI TRATTAMENTO
120

Addominoplastica

L’addominoplastica è l’intervento di chirurgia estetica che serve a rimuovere gli accumuli di tessuto adiposo addominale, associati a un eccesso di pelle e a un rilassamento della parete muscolare addominale.
L’obiettivo dell’addominoplastica è migliorare l’aspetto dell’addome, eliminando parte dei cosiddetti “inestetismi” e provando a far risaltare maggiormente i muscoli situati in questa sede.

L’addominoplastica è un intervento di chirurgia maggiore, pertanto richiede una preparazione particolare. L’addominoplastica è un intervento che richiede, poco prima della sua esecuzione, la pratica dell’anestesia generale.

Affinché l’anestesia generale non comporti complicanze, è fondamentale che il paziente, nel giorno dell’operazione, si presenti a digiuno completo da almeno la sera precedente. Per digiuno completo, s’intende l’astensione da cibi e bevande diverse dall’acqua; quest’ultima è consentita fino a poche ore dalla procedura.

Al termine dell’addominoplastica e al risveglio dall’anestesia generale, è sempre previsto il ricovero ospedaliero.

La durata del ricovero varia a seconda del tipo di addominoplastica: per esempio, per operazioni di addominoplastica estesa – che sono alquanto invasive – il ricovero può durare anche 4 giorni; mentre, per operazioni di addominoplastica parziale – che sono meno invasive delle precedenti – il ricovero ha una durata massima di un paio di giorni.

Tempistiche

Durante l’intero periodo di ricovero, il personale medico monitora periodicamente i parametri vitali del paziente; inoltre, provvede al continuo drenaggio del sangue e di altri fluidi dalla ferita chirurgica, attraverso un tubicino apposito. La rimozione di tale tubicino avviene poco prima delle dimissioni.

Vaser-lipo

La liposuzione Vaser o Vaser-Lipo è una nuova procedura di rimozione del grasso e rimodellamento del corpo, che utilizza la tecnologia a ultrasuoni per emulsionare o scomporre le cellule adipose attraverso l’utilizzo di micro-cannule. Questa tecnica innovativa risulta meno invasiva rispetto alla liposuzione tradizionale in quanto non intacca nervi, vasi sanguigni e tessuti connettivi, rendendo il recupero post-operatorio più semplice, veloce e favorendo allo stesso tempo il rafforzamento della pelle e l’aspetto della cellulite.

Durante la procedura con Vaser-Lipo, nell’area da trattare viene iniettata una soluzione tumescente composta da:
• una soluzione salina che facilita la dissoluzione del tessuto adiposo
• Lidocaina, agente anestetico che elimina il dolore durante il trattamento nel sito interessato
• Epinefrina, che restringe i vasi sanguigni per aiutare a ridurre il sanguinamento
Successivamente, è inserita una sonda molto sottile per disgregare il tessuto adiposo attraverso il rilascio di onde sonore. Le cellule adipose sono poi emulsionate e rimosse dalla zona coinvolta grazie a una delicata aspirazione, lasciando il tessuto circostante intatto. Questa metodica è eseguita in regime ambulatoriale, in anestesia locale e con, o senza, una piccola sedazione cosciente.

Tempistiche

Al termine della procedura, verrà suggerito dallo specialista d’indossare una leggera guaina compressiva per 2 settimane. Ciò fornirà maggiore confort e supporto e aiuterà la pelle ad adattarsi meglio ai nuovi contorni.
Il tempo di recupero previsto varia in base all’estensione della procedura: la quantità di grasso rimosso e il numero di aree da trattare. I pazienti possono essere in grado di svolgere le attività quotidiane già a partire dal giorno successivo l’intervento. L’attività sportiva, invece andrebbe svolta dopo 15 giorni post-intervento.

GIORNI DI RECUPERO
15

MASTOPLASTICA ADDITIVA

FINALITÀ DELL’INTERVENTO

L’intervento di mastoplastica additiva viene eseguito per modificare in senso migliorativo la forma e il volume di mammelle che non si sono mai sviluppate in modo completo oppure di mammelle svuotate ed eventualmente discese a seguito di allattamenti o di cali ponderali. In altri casi l’intervento viene eseguito per correggere un’asimmetria delle mammelle. Esso consiste nell’inserimento di apposite protesi, sotto alla ghiandola, oppure più in profondità, sotto il muscolo pettorale, e può conferire al seno caratteristiche di consistenza, rotondità e proiezione tali da renderlo di aspetto più gradevole. Differenze apprezzabili di volume fra le due mammelle possono venir corrette mediante l’inserimento di protesi di volume diverso; in questi casi, peraltro, una simmetria perfetta è impossibile da ottenere. Il semplice inserimento di protesi non corregge l’orientamento dei complessi areola-capezzolo. In caso le mammelle fossero molto discese (pendule), può essere opportuno associare all’impianto delle protesi un intervento di mastopessi.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO 

L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide (in caso di dubbio, devono essere effettuate le indagini specifiche) o in allattamento ed è preferibile, anche se non obbligatorio, evitare l’epoca coincidente con le mestruazioni. Prima dell’intervento dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti, in particolare dell’ecografia e/o mammografia e il presente prospetto informativo firmato. L’ecografia e/o la mammografia pre-operatoria hanno il duplice scopo di accertare l’eventuale presenza di tumori mammari, altrimenti non evidenziabili, e di ottenere un’indicazione di base utile per un possibile confronto con futuri esami diagnostici che verranno eseguiti negli anni successivi all’intervento.

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO 

ESECUZIONE

Secondo le caratteristiche della Paziente, delle mammelle e le preferenze della donna potranno variare: 

• la sede dell’incisione cutanea per l’inserimento della protesi (a livello del solco sottomammario, in corrispondenza dell’areola, o all’ascella); 

• la sede di impianto della stessa (sottoghiandolare o sottomuscolare); 

• il tipo, la forma ed il volume delle protesi. In ogni caso, attraverso l’incisione cutanea, verrà allestita una tasca per alloggiare la protesi, che potrà essere di forma rotonda o anatomica, delle dimensioni concordate, che verrà centrata sotto il capezzolo.

L’intervento di mastopessi può essere associato all’impianto delle protesi nei casi in cui le mammelle, oltre che di volume ridotto, siano eccessivamente rilassate (ptosi mammaria). La mastopessi consiste nell’asportazione della pelle in eccesso e nel contemporaneo rimodellamento della ghiandola.

CARATTERISTICHE DELLE PROTESI MAMMARIE 

Indipendentemente dalle dimensioni e dalla forma, le protesi mammarie sono formate da un involucro di silicone che contiene gel di silicone o altre sostanze (soluzione fisiologica, idrogel). La tipologia delle protesi impiantate deve corrispondere a quanto segnalato nel tagliando di identificazione del prodotto che verrà consegnato dopo l’intervento. Le protesi contenenti gel di silicone sono quelle fino ad oggi maggiormente usate (più di tre milioni di donne ne sono portatrici) e di cui, grazie ad un’esperienza clinica più che trentennale, sono meglio conosciuti i risultati clinici a distanza, con riferimento sia ai risultati estetici, sia alle possibili complicanze o effetti indesiderati.

DURATA DELL’INTERVENTO

La durata dell’intervento può variare da una a tre ore, secondo che si proceda rispettivamente al semplice inserimento delle protesi dietro alle ghiandole o in sede retromuscolare o a rimodellamenti complessi.

GIORNI DI RECUPERO
10
MINUTI DI TRATTAMENTO
60

MASTOPLASTICA RIDUTTIVA

FINALITÀ DELL’INTERVENTO 

L’intervento di mastoplastica riduttiva viene eseguito per ridurre le dimensioni e correggere la forma di mammelle eccessivamente sviluppate e cadenti. Consiste nell’asportazione dell’eccesso di pelle, ghiandola e tessuto adiposo e nello spostamento dell’areola e del capezzolo in una nuova sede, più in alto. In tal modo vengono conferite alla mammella caratteristiche di volume, rotondità e proiezione tali da renderla di aspetto più gradevole e naturale. La mastoplastica riduttiva consente, inoltre, di correggere eventuali apprezzabili differenze di volume fra le due mammelle e di ridurre il diametro delle areole nel caso sia eccessivo. È bene ricordare che una simmetria perfetta nel volume delle mammelle e nell’orientamento dei capezzoli è comunque assai difficile da ottenere.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO 

L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide; in caso di dubbio, devono essere effettuate le indagini specifiche. È preferibile, anche se non in tutti i casi obbligatorio, evitare l’epoca coincidente con le mestruazioni. Prima dell’intervento dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti, in particolare dell’ecografia e/o mammografia e il presente prospetto informativo firmato. L’ecografia o la mammografia pre-operatoria hanno il duplice scopo di accertare l’eventuale presenza di tumori mammari altrimenti non evidenziabili e di ottenere un’indicazione di base utile per un confronto con eventuali ulteriori esami diagnostici che verranno eseguiti negli anni successivi all’intervento.

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO 

L’intervento ha durata variabile fra le 2 e le 4 ore a seconda dell’entità della riduzione e della normale variabilità dei tempi operatori. L’intervento consiste nell’asportazione di parte della ghiandola mammaria, di grasso sottocutaneo e della cute in eccesso. Implica generalmente il sollevamento dell’areola e del capezzolo, la riduzione, come detto, del tessuto ghiandolare-adiposo in eccesso ed il rimodellamento cutaneo, che prevede suture, e di conseguenza cicatrici, che, nei casi più importanti, potranno essere situate in posizione: 

• periareolare (attorno all’areola); 

• verticale, dal margine inferiore dell’areola al solco sottomammario; 

• trasversali (orizzontali) lungo il solco sottomammario più o meno estese a seconda dell’entità della riduzione e dell’asportazione cutanea.

GIORNI DI RECUPERO
10
MINUTI DI TRATTAMENTO
120

MASTOPESSI

FINALITÀ DELL’INTERVENTO 

Nel corso degli anni le mammelle perdono il loro tono e la loro forma originaria, a causa di variazioni qualitative e quantitative delle due componenti principali da cui sono costituite: la pelle (il contenente) e la massa ghiandolare-adiposa (il contenuto). Fattori diversi fra loro variamente combinati, quali la gravidanza, l’allattamento, le cospicue variazioni del peso corporeo, la forza di gravità ed i naturali processi d’invecchiamento, possono provocare una diminuzione dello spessore e dell’elasticità della pelle, provocandone un eccesso. Di conseguenza si modifica il rapporto fra contenente (la pelle, in eccesso) ed il contenuto (massa ghiandolare-adiposa). In questi casi il ripristino della forma originaria può essere perseguito mediante l’intervento di mastopessi che consiste nell’asportazione della pelle esuberante, nel riposizionamento in sede corretta del complesso areola-capezzolo e di norma anche nel rimodellamento delle ghiandole. Se oltre allo stiramento della pelle si è contemporaneamente verificata la diminuzione della quantità del tessuto glandulo-adiposo, insieme alla forma dovrà essere ripristinato anche il volume del seno mediante l’inserimento di protesi mammarie (mastoplastica additiva, descritta in una specifica sezione).

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO 

L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide o in allattamento ed è preferibile, anche se non in tutti i casi obbligatorio, evitare l’epoca coincidente con le mestruazioni. Prima dell’intervento dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti, in particolare dell’ecografia e/o mammografia e il presente prospetto informativo firmato. L’ecografia e/o la mammografia pre-operatoria hanno il duplice scopo di accertare l’eventuale presenza di tumori mammari altrimenti non evidenziabili e di ottenere un’indicazione di base utile per un possibile confronto con futuri esami diagnostici che verranno eseguiti negli anni successivi all’intervento. Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche e fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere.

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO 

La mastopessi comporta l’asportazione della cute in eccesso, il rimodellamento della ghiandola ed il riposizionamento del complesso areola-capezzolo.

In ogni caso la sede e l’estensione delle cicatrici dipendono dalla quantità di pelle da asportare e quindi dal grado di rilassamento (ptosi) delle mammelle, cioè dall’entità della loro discesa. Mammelle “discese” poco (ptosi lieve) possono essere corrette mediante l’asportazione di un settore circolare di cute attorno all’areola, risultandone solo una cicatrice circolare, localizzata attorno all’areola.

L’intervento dura 2-4 ore secondo l’entità del rimodellamento. Le suture vengono eseguite di norma con punti interni per rendere meno evidenti le cicatrici. Se ritenuto opportuno, al termine dell’intervento viene inserito un drenaggio per lato che esce più frequentemente dalla pelle in corrispondenza dell’ascella. Viene realizzata una medicazione e frequentemente viene applicato un reggiseno contenitivo.

GIORNI DI RECUPERO
10
MINUTI DI TRATTAMENTO
120

Correzione di ginecomastia

FINALITÀ DELL’INTERVENTO 

L’intervento correttivo per la ginecomastia viene eseguito per correggere le deformità o gli aspetti poco estetici delle regioni mammarie nel soggetto di sesso maschile. Questo quadro clinico può essere dovuto ad un eccessivo sviluppo di tessuto ghiandolare (ginecomastia vera), adiposo (pseudoginecomastia) o di entrambi (ginecomastia mista). Nei casi più significativi, la regione mammaria assume una fisionomia decisamente femminile, causando imbarazzi evidenti non solo a torace scoperto, ma anche sotto i vestiti. La condizione può essere presente in modo simmetrico od asimmetrico, spesso bilateralmente, ma a volte anche monolateralmente. Può essere presente dolore spontaneo o alla palpazione. A volte le areole possono essere di diametro eccessivo e vengono corrette nel corso dell’intervento.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO 

Nella maggioranza dei casi la ginecomastia è di natura idiopatica; tuttavia in alcuni casi l’ipertrofia delle regioni mammarie può essere dovuta a cause farmacologiche (steroidi, farmaci antipertensivi, protettori gastrici, marijuana, ecc.), ormonali (aumento degli estrogeni), sistemiche (cirrosi od epatiti, in particolare) o neoplastiche (soprattutto tumori del testicolo). Prima dell’intervento dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti, che possono includere anche controlli ormonali, i risultati dell’ecografia della regione mammaria e il presente prospetto informativo firmato. L’ecografia pre-operatoria ha lo scopo di ottenere un’indicazione sulla natura della deformità (tessuto ghiandolare od adiposo) e di escludere la presenza di eventuali neoformazioni.

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO 

L’intervento può essere effettuato in regime di day surgery senza degenza notturna o in casa di cura con degenza di una notte. La durata può variare da una a due ore, a seconda dei casi. La pseudoginecomastia, dovuta ad un eccesso di tessuto adiposo, viene corretta adeguatamente mediante intervento di lipoaspirazione, che consiste nell’introduzione di una sottile cannula al di sotto della pelle attraverso due incisioni di 3-4 millimetri e nella diretta aspirazione del grasso con conseguente modellamento della regione mammaria. La ginecomastia vera e quella mista richiedono necessariamente l’esecuzione di un intervento chirurgico in quanto il tessuto ghiandolare, a differenza di quello adiposo, non può essere aspirato. A seconda delle dimensioni delle mammelle da ridurre l’incisione cutanea può essere limitata all’emicirconferenza inferiore di ciascuna areola (ginecomastie di entità lieve o media) oppure estesa a tutta la circonferenza dell’areola (ginecomastie di grado marcato), al fine di ridurre le dimensioni di areole troppo grandi e/o di asportare anche un anello di cute qualora necessario. Solo in casi particolari, è opportuna l’asportazione di una maggior quantità di pelle con conseguenti cicatrici estese attorno all’areola, dal margine inferiore dell’areola al solco sottomammario e, talora, anche trasversalmente a livello del solco sottomammario. La medicazione può consistere in una medicazione elastica del torace o nell’applicazione di una canottiera contenitiva.

GIORNI DI RECUPERO
10
MINUTI DI TRATTAMENTO
120

NANOFAT GRAFTING

Nanofat è costituito da tessuto adiposo emulsionato e filtrato, ricchissimo in cellule staminali. Dopo essere stato prelevato, infatti, il tessuto adiposo viene miniaturizzato e quindi filtrato. Ne risulta un fluido altamente ricco in cellule staminali.

Come funziona?

Prima di tutto si preleva una piccola quantità di tessuto adiposo da una qualsiasi parte del corpo: solitamente si preferisce prelevare dall’addome o dall’interno coscia. Si procede quindi a “lavare” il prelievo con soluzione salina/fisiologica e a filtrarlo ripetutamente con passaggi in filtri sempre più sottili. Ne residua una componente liquida, ricchissima in cellule staminali, che viene iniettata con un ago sottilissimo nelle aree interessate per rigenerare pelle e tessuto.

Quali risultati si possono ottenere?

Nanofat ha dimostrato avere importanti effetti rigenerativi e di ringiovanimento sulla cute invecchiata e/o danneggiata dal sole. Le cellule staminali presenti nel filtrato del tessuto adiposo possono riparare la pelle e i tessuti danneggiati e sono in grado di stimolare le cellule della pelle a produrre sostanze che ne migliorano l’elasticità e stimolano la produzione di elastina e collagene, essenziali per mantenere la pelle giovane e sana. Nanofat ha, inoltre, un effetto positivo sulle cicatrici rendendole meno visibili, in particolare quando è usato in combinazione con PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e SNIF (infiltrazione di tessuto adiposo sottocutaneo).

GIORNI DI RECUPERO
21
MINUTI DI TRATTAMENTO
160

OTOPLASTICA

FINALITÀ DELL’INTERVENTO 

La normale forma e posizione del padiglione auricolare è conferita da complicate ripiegature della cartilagine che ne forma lo scheletro. Numerose sono le possibili deformità della cartilagine auricolare correggibili chirurgicamente. La malformazione più comune, rappresentata dall’eccessiva prominenza del padiglione può essere dovuta ad un eccessivo sviluppo della conca (la parte centrale del padiglione) oppure dalla mancata formazione di alcune ripiegature esterne chiamate elice ed antelice oppure, ancora, dalla presenza contemporanea di entrambi i difetti. L’otoplastica può essere, inoltre, finalizzata alla correzione di padiglioni auricolari eccessivamente grandi, indipendentemente dalla loro posizione. In aggiunta, possono essere corrette le “orecchie ad ansa”, in cui la parte superiore del padiglione è ripiegato in basso ed in avanti; le “orecchie a coppa”, di solito molto piccole e le “orecchie a conchiglia”, in cui mancano molte ripiegature cartilaginee.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO

L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide; in caso di dubbio, devono essere eseguite le indagini specifiche. È preferibile, anche se non in tutti i casi obbligatorio, evitare l’epoca coincidente con le mestruazioni. Prima dell’intervento dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti e il presente prospetto informativo firmato. Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche e fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere. Almeno due settimane prima dell’intervento dovrà sospendere l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (tipo Aspirina, Cemirit, Vivin C, Ascriptin, Bufferin, Alka-Seltzer, ecc.). Per quanto riguarda l’eventuale assunzione di sostanze come eparina a basso peso molecolare, la possibile sospensione andrà adeguatamente discussa con il Chirurgo.

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO 

L’intervento di otoplastica, se effettuato su entrambi i padiglioni auricolari, dura, secondo il numero e la gravità dei difetti da correggere, da una a tre ore. Se l’otoplastica viene eseguita semplicemente per avvicinare i padiglioni auricolari al capo (padiglioni prominenti), l’incisione della pelle viene eseguita nel solco retroauricolare e, attraverso questa via, si procede al modellamento delle strutture cartilaginee associato spesso a punti di sutura. Se l’intervento viene eseguito anche per ridurre l’ampiezza dei padiglioni, l’incisione chirurgica può essere eseguita sulla loro parte anteriore. A conclusione dell’intervento vengono utilizzati dei punti di sutura e applicata una medicazione contenitiva (a turbante o a caschetto).

GIORNI DI RECUPERO
10
MINUTI DI TRATTAMENTO
60

RINOPLASTICA

FINALITÀ DELL’INTERVENTO 

La rinoplastica è un intervento chirurgico che consente la correzione del profilo e della morfologia del naso. È indicata, oltre che per finalità estetiche, nella correzione di deformità congenite o acquisite, negli esiti di trauma e nel trattamento di alcuni problemi respiratori. Il miglioramento si ottiene mediante la riduzione e il rimodellamento dello scheletro cartilagineo e osseo. Il grado di miglioramento varia da individuo a individuo ed è influenzato dalla qualità della cute e dalla forma e dimensioni dello scheletro sottostante. È possibile ridurre o aumentare il volume della piramide nasale, cambiare la forma della punta o del dorso, restringere le narici, variare il diametro antero-posteriore, cambiare l’angolo tra il naso e il labbro superiore e tra il naso e la fronte. La rinoplastica può essere eseguita anche contestualmente ad altre procedure chirurgiche del volto.

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO 

Per eseguire una rinoplastica è necessario attendere che la crescita complessiva del volto sia completata e ciò avviene non prima dei 18 anni. Nel caso di gravi deviazioni o deformità della piramide nasale e del setto, con evidenti alterazioni della respirazione, l’intervento può essere eseguito anche in età puberale. Prima dell’intervento, al fine di accertare l’idoneità fisica del Paziente, dovranno essere consegnati, assieme al presente documento firmato, i referti delle analisi e degli esami pre-operatori eventualmente prescritti. Prima di procedere all’intervento correttivo di rinoplastica può essere consigliato al Paziente di sottoporsi a una visita otoiatrica, che generalmente deve comprendere una rinomanometria e, in casi particolari, una valutazione allergologica. L’intervento non deve essere eseguito in Pazienti gravide; in caso di dubbio, devono essere compiute le indagini specifiche.

before-2772893 After-2772893

MODALITÀ E DURATA DELL’INTERVENTO 

Secondo i casi e le preferenze individuali, l’intervento può essere realizzato ambulatorialmente, in regime di ricovero solo diurno o con degenza notturna. L’esperienza accumulata da ogni Chirurgo lo porta a preferire particolari tecniche d’esecuzione e modalità di gestione del Paziente. L’intervento ha una durata variabile, in genere da una a tre ore, secondo la tecnica utilizzata. Si riconoscono due principali modi di esecuzione della rinoplastica: 1. la tecnica cosiddetta “chiusa”, ove le incisioni sono praticate solo all’interno delle narici; 2. la tecnica cosiddetta “aperta”, in cui si aggiunge un’incisione cutanea sulla columella (struttura che divide le due narici). Una volta praticate le incisioni, la cute è mobilizzata dallo scheletro sottostante e il dorso nasale è modellato mediante la rimozione, se presente, del gibbo osteo-cartilagineo.

GIORNI DI RECUPERO
10
MINUTI DI TRATTAMENTO
60

Conosciamo l'Epilazione

L’Epilazione è una tecnica che permette la rimozione dei peli superflui su viso e corpo, attraverso apparecchiature che agiscono sul bulbo pilifero.
La procedura è sicura e consente di eliminare la peluria per un lungo periodo di tempo.

Vuoi maggiori dettagli?

Conosciamo la Criolipolisi

La Criolipolisi è un trattamento di medicina estetica non invasivo, che consente la riduzione del grasso localizzato attraverso l’uso del freddo. 

Vuoi maggiori dettagli?

Conosciamo la Brachioplastica

La Brachioplastica è una tecnica di chirurgia estetica che permette di rimuovere l’adipe in eccesso negli arti superiori.

Vuoi maggiori dettagli?

Conosciamo la Mastoplastica

La Mastoplastica è un intervento chirurgico effettuato sul seno per vari motivi:
da quelli puramente estetici a quelli di ragione sanitaria,
dove si ha un’elaborazione della mammella.

Vuoi maggiori dettagli?

Conosciamo la Rinoplastica

La Rinoplastica è il rimodellamento nasale attraverso
tecniche chirurgiche e non chirurgiche.

Vuoi maggiori dettagli?

Conosciamo la Blefaroplastica

La Blefaroplastica è una piccola correzione chirurgica che viene applicata alle palpebre

Vuoi maggiori dettagli?